STORIA

Notizie storiche sulla parrocchia

La parrocchiale Santa Caterina di Abbasanta venne costruita dal rettore Paolo Ponti (1826-1900), originario di Paulilatino, tra il 1870 e il 1886. Egli utilizzò tutti i risparmi messi da parte dal suo predecessore, rettore Cristoforo Bua, parroco dal 1813-1864. Non mancò l'aiuto da parte dei fedeli del paese e il contributo generoso di personaggi illustri, quali mons. Antonio Sotgiu, arcivescovo arborense, e mons. Serafino Corrias, vescovo di Ozieri. Pure il Governo e il Comune fecero la loro parte. Il costo dell'opera ammontò nel 1866 a lire 73.335,45 centesimi. La chiesa è a pianta a croce latina, a una sola navata, delimitata da tre cappelle per lato. E' lunga 37 metri, larga 23, 28 col transetto; alta 16 metri e, in corrispondenza della cupola poligonale, si toccano i 33 metri. La navata è conclusa dall'abside quadrata e dal transetto che termina con una cappella per parte. Il 2 luglio 1893 l'arcivescovo Paolo Maria Serci consacrò la chiesa alla presenza del rettore Ponti e del popolo accorso in grande numero. Le spoglie mortali del rettore Ponti, per sua espressa volontà testamentaria, riposano nella seconda cappella a destra (Madonna di Bonaria). La statua di Santa Caterina, in legno bagnato in oro zecchino, risale al 1500.